L'acqua delle montagne:
un racconto di Alessandro Ducoli

Alessandro Ducoli è nato nel 1971 a Breno, in provincia di Brescia.

Dal 1994 a oggi s’è rivelato tra i più prolifici e originali protagonisti del panorama cantautorale italiano. 

Per Latakia, oltre all’acclamato “Ciclo dei Continenti”, ha pubblicato numerosi titoli ma non vuole che si sappia in giro perché non sopporta, lui stesso, i cantanti che scrivono libri. Odia la pubblicità.

Certi ameni luoghi…

La mia Cantina è fredda. Fredda e bagnata. Assorbe acqua. Sto a pochi metri dal fiume. Si sente odore di vecchio, muffa e pozzanghera. La parete meglio ridotta è riempita con cento bottiglie. Forse trecento. Di fronte ci sono quelle pronto uso. Su quella in fondo ci sono cose, attrezzi dimenticati e strani animali. 

Ho diviso le spalliere come in biblioteca: genere, autore, ordine alfabetico, eccetera. Cinque grandi sezioni: Puri Scozia, Irish, Bourbon, Blended e vari. Ogni sezione contiene autentici patrimoni (almeno dal mio punto di vista). Si tratta di vecchie “ragazze” che io e il mio compare Franky Schirro prendiamo “in prestito”… La nostra organizzazione è semplice: lui individua il malloppo, e io lo recupero. Cinquanta e cinquanta. 

Potremmo sembrare due malintenzionati, ma vi assicuro che non è così. Siamo Esploratori “vecchio stile”… Un po’ come quelli che hanno aperto le piramidi: siamo guidati da irrisolto desiderio di Conoscenza e Curiosità, a servizio della salvezza delle più Grandi testimonianze della Storia. Siamo servi eterni di gente come Belzoni, il professor Challenger, Giulio Verne, Ugo Tognazzi. Siamo fatti così bene che sembriamo una copia ben riuscita di Marco Polo… Ma non sulla Via della Seta, su quella della Sete.

Cose sempre piacevoli.

***

L’annuncio delle formazioni.

Quella sera mi chiamò per dirmi che aveva messo gli occhi su 6 casse di Miltonduff  14, 6 di Glen Deveron 8, e su una serie di Jack’s, compresi Green e White Label. Il malloppo se ne stava chiuso in una casa abitata da due anziane zitelle, sorelle di un vecchio bastardo, proprietario di una trattoria storica a due chilometri da Crema. Nonostante il dolore per la prematura morte del caro fratello, le “signorine” avevano deciso di ridare luce alla sua collezione di vini e liquori. E così’, in paese, si era sparsa la voce che avrebbero potuto essere raggirate con poco. Ogni avvoltoio del circondario, aveva scelto di agire in fretta. E le sorelle, forse per vendicarsi della cattiveria del compianto Ermenegildo, avevano iniziato a vendere! Mancavano solo i malti e poca altra roba. 

Franky sosteneva che salvare quelle casse era il modo più onesto e dignitoso per impedire che fossero saccheggiate con il volgare esercizio del raggiro, o della vendetta! Dovevamo fare in fretta. Il mio compito era semplice: lasciare il furgone a qualche metro dalla strada bianca e attraversare una lingua di mais fino alla recinzione. La cantina era sul retro del casato. Due grosse bocche di lupo erano una valida alternativa d’ingresso. C’erano due vecchi cani, ma disse che non sarebbero stati un problema. Ma disse anche che c’era un maledetto Pinscher che non stava mai zitto, ma era sempre attaccato alle vecchie. Ogni piccolo rumore poteva comunque attivare quella Scimmia urlatrice travestita da miniatura di Doberman. Praticamente un cane lanciamerda di merda.

Cose comunque facili.

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La cronaca dell’andata.

 

Era iniziato il temporale: tutte le finestre erano chiuse e non c’erano curiosi. Più facile del previsto. La cantina era una cripta. Alcune spalliere erano nude. Altre, vestite. Le casse di Glen Deveron erano ben visibili. Stavano sotto a un tavolo occupato da formaggi. C’erano anche i Miltonduff! Erano quelli di Gordon & MacPhail! Roba da capogiro! Il cartone delle singole bottiglie era andato, ma Franky ne aveva da sostituire. In una piccola stanza di lato c’erano dei goduriosi Glen Grant che, forse in preda all’entusiasmo dell’esplorazione, Franky non aveva notato. Erano ricchi! I ’36 di Gordon & MacPhail! Il livello era ancora buono! Bingo! Rock’n’Roll!

 

Ci misi un po’ a trovare i Jack Daniel’s, ma ne valse la pena: tutte anni ’70 (13 bambini), oltre tre gloriose Bell of Lincoln. Troppo belle! Ma non era finita…. Dal cappello di quella magia di cantina, uscì fuori anche una cassa di St Magdalene! Era il quindici anni di Cadenhead! Quello tutto nero! E poi, ancora, 5 bottiglie di Macallan del vecchio 8! Era un gol in rovesciata! Al novantesimo! In fuorigioco! Non visto dal guardalinee!

In meno di mezz’ora il furgone era pronto per tornare. 

***

La cronaca del ritorno.

Il temporale mi seguiva. Sempre più cattivo. Sembrava quasi rivendicare un paio di casse. Cominciò a venirmi il dubbio che forse ero io a inseguirlo… Era un vero e proprio ciclone: alberi e rami rotti, cartelli stradali divelti. Tetti in giro per la campagna. Schiaffi di vento, foglie e angoscia. Mentre risalivo la Statale 42 cresceva la preoccupazione nei confronti dello spiegamento di Forze dell’Ordine. Però, nessuno si preoccupò di controllare cosa avevo dentro il furgone: c’era troppa acqua in giro per pensare all’whisky!

 

Una condizione propizia?

Il mio iniziale entusiasmo cominciò a trasformarsi in terrore quando arrivai verso casa: in strada c’era acqua, molta acqua, alta quasi un metro. Arrivai a fatica fino al porticato. Riuscii a raggiungere la porta della cantina dove alcune etichette galleggiavano a pelo d’acqua. 

Le mie care bottiglie! Un disastro! La fine di quindici anni di onorato servizio! Il trionfo della montagna che coincideva con la mia sconfitta… L’arbitro aveva fischiato un calcio di rigore al novantasettesimo! Bastardo infame!

 

Mentre iniziavo a rassegnarmi a quel tragico finale fui accolto da una mezza “bambina”. Era senza etichetta. Galleggiava. Sembrava una di quelle bottiglie da naufrago che contengono un messaggio. Un vetro riconoscibile. Un vecchio

Canadian. Roba da poco. Aprii la bottiglia e subito diedi un sorso deciso: non sembrava aver perso niente del suo sapore originale! Anzi, sembrava ancora più sublime. 

 

Ragazzi, è andata così.

 

Mi sono addentrato per le sale del piano terra e ho visto altre mezze bottiglie galleggiare allegramente. Alcune ancora “vestite”, altre nude. Ero quasi felice. Altri timidi “dispacci” avevano superato la bocca della scala. Mi sembravano gli ultimi telegrammi che arrivano dal fronte… Ho aspettato che il livello del fiume tornasse dentro la falda per provare a nuotare in cantina. Man mano che raccoglievo i valorosi guerrieri li portavo al piano di sopra, pronto a ridiscendere per salvare e curare nuovi feriti. 

Ero ormai sicuro che l’irruenza del fiume non aveva compromesso il contenuto delle bottiglie, ma ogni ipotesi di scambio commerciale era ormai andata. Poco male: potevo bermele, offrirle agli amici, festeggiarle! E così, mentre il mondo si lamentava della sfortuna, io già pensavo al duro lavoro di dover svuotare l’acqua e il fango rimasti in cantina, controllare le bottiglie “cadute”, e poi, eventualmente, valutare la rispettiva convalescenza… 

 

E così andò.

Glossario delle cose

Cantina. Cripta domestica.

Puri Scozia. Di roba che sta oltre il Vallo di Adriano.

Vallo di Adriano. Di roba che sono tutti sassi in file.

Irish. Di roba che piace alle ragazze.

Bourbon. Di roba che piace ai ragazzi.

Blendend. Di roba che piace ai notai.

Esploratori.  Gente che ci è andata per prima.

Conoscenza. Quando sai la tabellina del 7 al contrario.

Curiosità. Motore della Conoscenza.

Grandi testimonianze della Storia. Come i gol di Nicola Berti.

Via della Seta. Strada sterrata, molto lunga, che fa venire molta sete.

Via della Sete. Strada messa peggio della Via della Seta.

Miltonduff  14. Di roba per Sognatori.

Sognatori. Gente che beve per ricordare.

Glen Deveron 8. Di roba per Sognatori in convalescenza.

Jack’s. Proprio lui.

Green. Di roba che serve a dimenticare l’arcobaleno.

White Label. Cs.

Pinscher. Di cani che dovrebbero stare nell’acquario.

Scimmia urlatrice. Di primati che avvisano gli amici.

Doberman. Di Pinscher più grandi che non abbaiano mai.

Gordon & MacPhail. Eroi della Storia.

Glen Grant. Cs.

Jack Daniel’s. Cs.

Bell of Lincoln. Di bottiglia riconoscente.

St Magdalene. Di santa protettrice dello Whisky.

Macallan. Il Carletto Darwin dello Qhisky.

Forze dell’Ordine. Di gente che beve che ordina di non bere.