Museo "Il Forno di Tavernole"

In uno dei più insigni monumenti di archelogia industriale, attivo fin dal XV secolo, si evoca il fascino di un’antica e maestosa “cattedrale del lavoro”.

Negli ampi e suggestivi spazi che circondano la torre di fusione, dove il minerale di ferro veniva trasformato in ghisa, si rivive il fascino dell’acqua, del metallo e del fuoco. Il monumento-documento racconta e testimonia la storia della siderurgia al carbone di legna in un contesto tra i meglio conservati d’Europa e la storia di un luogo, la Valle Trompia, depositario di saperi e artefice di eccellenti produzioni.

Proprio in Valle Trompia Leonardo da Vinci compì infatti due viaggi, uno verso la fine del Quattrocento e l’altro nei primissimi anni del Cinquecento, con l’evidente intento di conoscere processi di produzione e possibili innovazioni praticati dai maestri del ferro. Le precise annotazioni leonardesche – di cui ci ritrovano tracce evidenti anche al museo – segnano, tra i luoghi visitati in valle, anche l’abitato di Tavernole: l’allestimento del Forno non propone dunque un “museo collezione”, quanto piuttosto un “museo-racconto”

Poiàt, tipica catasta di legna destinata ad essere trasformata, dopo un particolare processo di combustione, in carbone che per secoli ha alimentato forni e fucine.

Inaugurato e aperto al pubblico il 5 ottobre 2002, il Museo Il Forno di Tavernole, nel 2022, compirà 20 anni.
Di proprietà del Comune di Tavernole sul Mella, è gestito dell’Associazione ScopriValtrompia ed è inserito nel Sistema Museale della Comunità Montana di Valle Trompia.

Canecchio, la torre dove si svolgeva la fusione.

Questo museo è inoltre una delle tappe della Via del Ferro e delle Miniere dell’Ecomuseo di Valle Trompia. La Montagna e l’Industria: Istituto della Cultura della Comunità Montana di Valle Trompia, riconosciuto da Regione Lombardia dal 2009

Ricostruzione della canalizzazione e della roggia che convogliava l'acqua nella ruota idraulica che metteva in funzione il "maglio del pestaloppe".